(Reuters Health) – Quando le persone anziane trovano uno scopo nella loro vita a beneficiarne non è solo la psiche, ma anche il corpo, in termini di forza e resistenza fisica. Se, dunque, avere degli obiettivi è fondamentale ad ogni età, per chi è avanti con gli anni potrebbe avere una particolare valenza. A suggerirlo uno studio statunitense pubblicato su JAMA Psichiatry.
Per vedere come avere uno scopo nella vita potrebbe essere correlato alla funzionalità fisica degli anziani, Eric Kim della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston e colleghi hanno esaminato i dati raccolti nel 2006 e nel 2010 all’interno dell’indagine Health and Retirement Survey. In particolare, come indicatori della forma fisica, gli esperti hanno valutato la forza di presa della mano e la velocità della camminata in diversi gruppi di anziani nel 2006 e nuovamente 4 anni dopo.
All’inizio dello studio, il gruppo di persone per le quali è stata valutata la forza di presa della mano avevano in media 63 anni. Dei 4.486 anziani che avevano una forza iniziale considerata “adeguata”, alla fine dello studio, per uno su 10 (426) la forza era diminuita. Nel gruppo di anziani per i quali era stato valutato il passo (età media all’inizio dello studio 71 anni), di 1.461 persone che avevano un passo iniziale “adeguato”, in quasi la metà (687) è stata osservata una riduzione della velocità del passo. I ricercatori hanno analizzato anche dati provenienti da questionari mirati a fare luce sullo stato psicologico dei pazienti, chiarendo come la pensavano i partecipanti della loro vita. I ricerctori hanno poi calcolato il livello medio di risolutezza e esaminato cosa succedeva per ciascun aumento incrementale (di risolutezza) sopra la media. Ogni incremento di un punto nella percezione di avere uno scopo nella vita è risultato associato a una riduzione del 13% del rischio di sviluppare una minore forza di presa e a una diminuzione del 14% nelle probabilità di sviluppare una velocità di camminata lenta.
I risultati dello studio sono stati poi aggiustati tenendo conto della la salute dei partecipanti, della presenza di eventuali sintomi depressivi e stili di vita (esercizio fisico, fumo e alcool). Fatto ciò, solo la probabilità ridotta di vedere un rallentamento del passo è rimasta associata ad un’aumentata percezione di avere uno scopo nella vita. “Fare volontariato, imparare cose nuove e coltivare rapporti, hobby e interessi possono essere importanti modi per aumentare la propria percezione di avere uno scopo nella vita”, commenta Patricia Boyle, ricercatrice di salute comportamentale presso il Rush Alzheimer’s Disease Center di Chicago – Avere uno scopo nella vita protegge fortemente da molti esiti di salute e psicologici negativi”.
FONTE: JAMA Psychiatry 2017.
di Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità / Popular Science)